Il vetro accompagna l’umanità da migliaia di anni. È un materiale antico, nato quasi per caso, ma che oggi rappresenta uno degli elementi più evoluti del design e della tecnologia dell’abitare. Dalle prime forme rudimentali alle sofisticate finestre ad alte prestazioni energetiche, la storia del vetro è un viaggio affascinante attraverso scoperte, innovazioni e cambiamenti culturali.
In questo percorso evolutivo, il vetro ha trasformato il modo in cui viviamo gli spazi: ha portato luce nelle case, ha migliorato la protezione dagli agenti esterni, ha aumentato comfort e sicurezza, diventando un vero protagonista dell’architettura contemporanea.
Le origini: il vetro come miracolo del fuoco
La nascita del vetro è avvolta da un fascino antico, sospeso tra mito e archeologia. Una delle leggende più suggestive viene tramandata dagli autori latini e parla dei Fenici, grandi navigatori e mercanti. La storia racconta che, durante una sosta sulle coste della Siria, alcuni mercanti accesero un fuoco sulla spiaggia utilizzando come supporto dei blocchi di natron, un sale minerale che trasportavano sulle loro navi. Il calore della fiamma fuse la sabbia insieme al natron, creando un materiale lucente e trasparente: il primo vetro della storia.
Tracce archeologiche indicano invece che la produzione del vetro potrebbe essere iniziata tra Mesopotamia ed Egitto, dove già nel III millennio a.C. venivano realizzati piccoli oggetti vetrosi, perline, amuleti e contenitori decorativi. Qui il vetro non nacque per caso, ma come evoluzione di pratiche ceramiche e metallurgiche già molto avanzate.
Nei secoli, gli Egizi perfezionarono la tecnica, mentre i Mesopotamici diffusero conoscenze e metodi attraverso i commerci. Accanto alla mitologia fenicia, dunque, convivono testimonianze concrete che mostrano come il vetro sia nato da un mix di ingegno, sperimentazione e scambi culturali tra alcune delle civiltà più importanti del mondo antico.
I Romani e la grande rivoluzione: la soffiatura del vetro
La svolta però arrivò con l’Impero Romano. Tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. fu introdotta la tecnica della soffiatura, grazie alla quale il vetro diventa più sottile, luminoso e soprattutto più economico da produrre. Per la prima volta comparvero piccole lastre utilizzate nelle abitazioni più ricche per proteggere le aperture senza rinunciare alla luce. Erano vetri irregolari, spesso con bolle e sfumature, ma segnarono l’inizio dell’uso del vetro nelle prime “finestre”.
Il Medioevo: tra arte e funzione
Durante il Medioevo il vetro divenne il protagonista delle grandi cattedrali europee. Le celebri vetrate istoriate univano arte, religione e luce, trasformando gli interni in ambienti spirituali e suggestivi. Allo stesso tempo, la produzione rimase limitata e costosa, infatti l’uso del vetro nelle case comuni era ancora un lusso. Le finestre erano piccole, spesso schermate da pergamena oliata o da sottili lastre di mica.
Dal Rinascimento all’Ottocento: perfezionamento tecnico
Con il Rinascimento arrivarono tecniche sempre più precise. Venezia, e in particolare la tradizione dei vetrai di Murano, divenne il cuore mondiale dell’arte vetraria. Tra Seicento e Settecento, il vetro iniziò ad essere prodotto in lastre più uniformi grazie a sistemi di colatura e molatura che permisero la realizzazione di finestre più grandi e trasparenti. Nell’Ottocento, grazie all’industrializzazione, il vetro smise definitivamente di essere un materiale elitario e iniziò a diffondersi nelle abitazioni europee.
Il Novecento: nasce il concetto di finestra moderna
Il XX secolo fu lo spartiacque tra tradizione e innovazione. La produzione meccanica rese possibile ottenere lastre perfettamente piane, mentre scoperte come il vetro stratificato e il vetro temperato migliorarono sicurezza e resistenza. L’architettura moderna, fatta di grandi aperture, edifici luminosi e facciate continue, sarebbe impossibile senza queste innovazioni. Le finestre iniziarono a diventare elementi fondamentali non solo per l’illuminazione, ma anche per la qualità della vita negli ambienti interni.
Il vetro oggi: tecnologia, efficienza e comfort abitativo
Il vetro contemporaneo è un concentrato di tecnologia. Le finestre oggi non sono semplicemente superfici trasparenti, ma sistemi complessi progettati per migliorare comfort, sicurezza e risparmio energetico.
Le innovazioni più diffuse includono:
- vetri basso emissivi che riducono la dispersione termica mantenendo stabile la temperatura interna;
- doppi e tripli vetri che aumentano isolamento acustico e termico;
- vetri selettivi che filtrano la radiazione solare mantenendo la luminosità naturale;
- stratificazioni e pellicole di sicurezza che proteggono da urti, tentativi di effrazione e raggi UV;
- vetri opacizzabili ed elettrocromici che permettono di passare dalla trasparenza all’opacità con un semplice comando.
La vetreria interna di Korus
Negli ultimi anni, il mercato dei serramenti ha subito rapide evoluzioni, richiedendo da parte dei produttori una maggiore attenzione nei confronti delle esigenze dei Clienti in termini di: design/struttura, prestazioni energetiche e comfort abitativo. Korus proprio in un’ottica di ottimizzazione delle strategie produttive, ha deciso di internalizzare, sin da subito, la vetreria nel proprio stabilimento. Ciò per garantire anche un rigoroso controllo qualitativo e la realizzazione di soluzioni ad alta complessità.
Oggi il vetro è parte integrante del progetto di un infisso, contribuisce alla performance energetica dell’edificio, al comfort quotidiano, all’insonorizzazione e all’estetica della facciata. Un materiale che ha attraversato epoche, stili e culture, trasformandosi continuamente senza mai perdere la sua essenza, ossia portare luce, protezione e bellezza negli ambienti in cui viviamo. Negli infissi moderni, il vetro non è soltanto un completamento, ma uno dei protagonisti dell’abitare contemporaneo. Una cosa rimane certa: mentre le tecnologie continuano ad evolversi, il legame tra vetro, luce e casa continuerà a essere uno dei pilastri del comfort moderno.










