Cos’è l’umidità?

L’umidità è la quantità di vapore acqueo contenuto nell’aria. Tale fenomeno si manifesta in natura a causa dell’evaporazione dell’acqua presente negli oceani, nei laghi, in bacini di acqua e, in minima parte, dalla traspirazione delle piante.

L’umidità è presente anche all’interno delle abitazioni, questo garantisce una certa salubrità dell’aria, a patto però, che sia della giusta quantità. Se quest’ultima risulta troppo bassa può contribuire a provocare aria secca, viceversa un eccesso di umidità può generare muffe, esacerbare allergie e rendere l’aria poco salutare.

Come si forma l’umidità?

Se la casa è troppo umida e si vuole sanare questa condizione, occorre innanzitutto capire la fonte del problema. Le cause sono molteplici, così pure i diversi tipi di umidità che ne conseguono.

Vediamo le cause più diffuse:

  1. Infiltrazioni nei muri
    Piccole crepe o fessure nei muri e uno smaltimento mancato della pioggia possono fare sì che l’acqua penetri dall’esterno della casa. Questo processo si verifica soprattutto in condizioni climatiche umide, perché l’acqua tende a spostarsi dal caldo dell’esterno a un ambiente asciutto e freddo interno.
  2. Condensazione di vapore
    Se tra le stanze di casa vi è una differenza di temperatura notevole e l’aerazione non è sufficiente, si può formare della condensa. Questa si manifesterà con piccole gocce sui muri o sulle finestre.
  3. Capillarità e risalita
    Fenomeno dovuto a problemi legati alla costruzione della casa, soprattutto se i materiali utilizzati sono troppo porosi o se le fondamenta sono in contatto con il terreno. La risalita dell’acqua avviene per capillarità dalle falde acquifere alla superficie, dove penetra successivamente nelle mura casalinghe.
  4. Perdite di acqua e problemi alla rete idraulica
    In questo caso l’umidità non dipende da problemi strutturali ma da eventi accidentali. Se si rompe una tubatura, si verifica una perdita da un rubinetto o da elettrodomestici come lavastoviglie/lavatrice, l’acqua in eccesso può trasformarsi in umidità e causare muffa sul muro.
  5. Umidità residua
    Se non vengono rispettati i tempi di asciugatura in fase di costruzione o ristrutturazione di un’abitazione, è facile che si manifesti questo tipo di umidità fino a 12 mesi dopo la fine degli interventi edili.
  6. Normali attività domestiche
    In alcuni casi il vapore acqueo viene prodotto da attività giornaliere come il lavarsi con acqua calda o fare asciugare i panni in casa. Queste semplici azioni, anche se in minima parte, possono contribuire alla formazione di umidità.

Come prevenire l’umidità

Ci sono diverse soluzioni che si possono adottare in via preventiva per evitare la formazione di eccessiva umidità.

Riguardano essenzialmente interventi di tipo strutturale o accorgimenti da mettere in atto quotidianamente per favorire la giusta aerazione in casa.

  • Isolare i muri esterni → Per evitare che ci siano infiltrazioni o che si formi condensa, è necessario eseguire una buona manutenzione dei muri esterni della casa. Allo stesso modo occorre sigillare gli infissi e il tetto per contrastare potenziali perdite.
  • Aprire le finestre → Può sembrare una soluzione banale me è la prima da attuare. Aprire tutti gli infissi ogni giorno almeno 10 minuti, soprattutto la mattina, può evitare la formazione di umidità ed eliminare l’aria viziata presente in casa.
  • Controllare le bocchette di aerazione → Qualora fossero presenti, necessitano di controlli periodici per evitare possibili ostruzioni che ostacolano il passaggio e quindi il ricambio di aria.
  • Cambiare piccole abitudini → Alcune attività di routine, apparentemente senza conseguenze, rappresentano una delle cause del ristagno di umidità. Tra queste troviamo: docce prolungate in bagni ciechi, panni stesi in casa nelle ore serali con finestre chiuse e cucinare senza arieggiare o senza accendere la cappa aspirante.

Come contrastare l’umidità

Quando siamo di fronte ad ambienti umidi si possono effettuare interventi per contrastare questa situazione che, oltre ad essere dannosa per la salute, provoca danni strutturali e antiestetici alle abitazioni.

Tra le stanze più colpite dall’umidità ci sono sicuramente la cucina e il bagno dove spesso si formano vapori dovuti all’uso di acqua calda. Per tali spazi è funzionale l’installazione di una cappa vicino ai fornelli e una ventola in prossimità dei sanitari e della doccia/vasca. Ciò permette di eliminare il vapore in eccesso anche quando l’aerazione non è sufficiente, come in un bagno cieco.

Scegliere dei buoni serramenti è la soluzione ideale per contrastare la formazione di umidità. Porte e finestre possono essere un ottimo deterrente dell’umidità, a patto che si ricorra a materiali di qualità e che la posa sia stata eseguita correttamente.

Un altro modo per contrastare l’umidità è quello di utilizzare un deumidificatore. In commercio ne esistono di ogni prezzo e tipologia, ed hanno l’obiettivo di assorbire l’umidità in eccesso che si forma negli ambienti e di neutralizzare efficacemente i cattivi odori.

Infine, un buon impianto di condizionamento può risultare comodo quando in casa non è possibile ventilare sufficientemente gli ambienti. Grazie all’aria condizionata (calda o fredda) infatti si può contribuire ad asciugare l’ambiente, togliendo anche l’umidità.

Credits: iStock.com/Sebastian Gorczowski

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