Capire quale sia la tipologia di infissi più adatta ai diversi ambienti della casa, non è una scelta particolarmente difficoltosa da intraprendere. Tuttavia, è necessario tener conto delle caratteristiche dell’abitazione, degli spazi a disposizione e della funzionalità dei serramenti che si andranno a installare. Nell’articolo ci focalizzeremo in particolare sulle tipologie e sul posizionamento degli infissi in bagno.
Gli infissi in bagno
A seconda della conformazione della stanza e della sua esposizione, diventa fondamentale non solo scegliere la collocazione dell’infisso ma anche la relativa apertura. All’interno del bagno, infatti, è opportuno garantire la giusta aerazione per evitare la formazione di muffe o fenomeni di condensa. Ovviamente per qualsiasi tipologia l’aspetto della privacy è primario, perciò si consiglia l’utilizzo di vetri satinati/specchiati, veneziane inglobate all’interno del vetro stesso o l’inserimento di una pellicola LCD in grado, con un click, di trasformare un vetro trasparente in satinato.
Vediamo le principali tipologie di aperture degli infissi presenti sul mercato:
- Apertura a battente: è la più conosciuta e utilizzata in commercio, presenta le cerniere delle ante nella parte verticale del telaio. Tale sistema consente di aprire anche una sola anta alla volta, offrendo un’ottima ventilazione della stanza, una maggiore visione esterna ed un’estrema facilità di pulizia. Di contro l’ingombro potrebbe essere un problema soprattutto per ambienti piccoli; una soluzione, anche se poco diffusa in Italia, è adottare un’apertura verso l’esterno.
- Apertura a sporgere: la parte inferiore dell’anta ha l’apertura lontano dal telaio verso l’esterno. La soluzione consente di aprire la finestra anche in condizioni avverse senza far entrare pioggia o neve. Presenta, però, alcuni punti critici in corrispondenza degli assi di rotazione, con rischio di diminuzione delle prestazioni. Inoltre, l’ingombro generato al momento dell’apertura, pregiudica la possibilità di integrazione con una schermatura. Discorso analogo può essere fatto per l’apertura a bilico.
- Apertura a ribalta o a vasistas: la parte superiore dell’anta si apre verso l’interno/esterno agevolando il posizionamento del serramento. Sono adatte a soddisfare limitate esigenze di ventilazione. Per questo sono consigliate dove c’è la necessità di aerare senza bisogno di un affaccio. Il ridotto angolo di apertura consente di mantenere un ricambio d’aria continuo senza creare forti sbalzi di temperatura. Risultano però difficili da pulire esternamente, inoltre le difficoltà di manovra aumentano proporzionalmente con l’angolo di apertura e la dimensione dell’anta.
- Apertura scorrevole: adatte soprattutto all’interno di piccoli spazi, consentono di far circolare l’aria e la luce senza ostacoli. La tenuta ad aria ed acqua deve essere però garantita dall’uso di guarnizioni di ottima qualità.
La finestra all’interno della doccia
Apriamo una piccola parentesi per quanto riguarda la finestra all’interno della doccia. Questa opzione molte volte è obbligata in bagni lunghi e stretti dove la finestra e la porta si trovano sui due lati corti contrapposti. Al riguardo, tra i progettisti ci sono opinioni discordanti, andiamo a vedere perchè e quali sono, nello specifico, i suoi pro e contro.
Vantaggi
- Conferisce luminosità alla stanza.
- Permette di sfruttare anche gli spazi più piccoli.
- Crea un effetto rilassante e di contatto con l’esterno, soprattutto in casi di vista su paesaggi naturali.
- Soluzione originale e funzionale.
Svantaggi
- Difficoltà nelle pulizia dei vetri, dovuta soprattutto ai frequenti schizzi della doccia.
- Se non si dispone di un motore elettrico, occorre entrare nella doccia per aprire la finestra.
- A causa dell’umidità si potrebbe formare della muffa nelle sigillature dell’infisso.
Korus vi consiglia il LumenK Energy
Come abbiamo detto inizialmente, quella degli infissi, non è una scelta problematica, ma deve essere fatta con criterio, soprattutto quando si ha a che fare con il bagno.
Korus, per questo ambiente, consiglia l’infisso LumenK Energy 1.0 che grazie alla sua peculiare anta ridotta è in grado di donare fino al 20% in più di superficie vetrata, offrendo un maggior comfort soprattutto negli ambienti poco soleggiati. Inoltre le diverse tipologie di aperture abbinabili e combinabili tra loro (battente, vasistas, ribalta e scorri e specchiatura fissa) gli conferiscono un’alta adattabilità a svariati contesti progettuali.