L’ambiente casalingo è per ognuno di noi sinonimo di comodità, riposo, privacy e sicurezza. Leggendo questo articolo forse diversi di voi si stupiranno ma molti degli oggetti che abbiamo in casa possono essere pericolosi, vetri e vetrate in primis. Spesso infatti i vetri sono stati causa di gravi incidenti (purtroppo anche mortali). È per questo che anche in materia di sicurezza domestica la legge si è espressa, con la norma 7697 del 2015 che, tra le altre cose, prevede l’installazione di vetri antinfortunistici su tutte le portefinestre, nella parte interna delle finestre.
Vetri di Sicurezza
Il termine vetri di sicurezza si riferisce alle tipologie di vetro le cui caratteristiche di rottura sono state modificate tramite lavorazioni di trasformazione, conferendo loro una “modalità di rottura sicura”.
Affinché la modalità di rottura sia considerata sicura è necessario che il vetro si rompa minimizzando il rischio di danni a persone o cose.
In base al comportamento di rottura si parla infatti di vetri stratificati e vetri temprati.
Al fine di verificare queste proprietà i vetri vengono sottoposti alla prova del pendolo. Un vero e proprio “crash test” nel quale gli ingegneri raccolgono un’enorme quantità di dati utilissimi e i presenti si godono uno spettacolo pirotecnico di vetri. Chi viene a pulire dopo si diverte un po’ meno.
Vetri Stratificati
Secondo l’UNI EN 12543 sono vetri costituiti da almeno due lastre tenute insieme da uno o più fogli di materiale plastico, di solito PVB (polivinilbutirrale).
Aumentando il numero di lastre e di strati di materiale plastico si possono creare vetri con diversi gradi di resistenza, sicurezza e protezione.
Quando questo tipo di vetri si rompe lo strato di materiale plastico trattiene i frammenti di vetro e limita il rischio di ferite da taglio o perforazione.
Vetri Temprati
Sono dei vetri che, grazie ad un trattamento termico (la tempra), raggiungono elevata resistenza a flessione, rendendo le loro modalità di rottura più sicure. Infatti, quando un vetro temprato si rompe, si frammenta in piccoli pezzi con bordi arrotondati, così da evitare rischi di ferite e tagli.
Questi vetri vengono sottoposti a trattamento termico HST (Heat Soak Test) per controllare che non vi siano tracce da solfuro di nichel che ne potrebbe generare la rottura spontanea.
Korus è da sempre attenta al tema della sicurezza, ed è in questa ottica che ha affidato la fornitura della vetreria a Saint-Gobain Italia attraverso la linea vetri Planitherm Infinity.
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