Le diverse attività quotidiane svolte all’interno delle mura domestiche, possono provocare la formazione di umidità che può accumularsi sulle finestre e sulle pareti causando condense e muffe, antiestetiche e molto dannose per la salute.

Per evitare tali problematiche occorre arieggiare correttamente gli ambienti.

Come si può capire se abbiamo aperto abbastanza le nostre finestre?

Dato che la percezione soggettiva può variare, vi consigliamo di seguito le tempistiche da tenere come riferimento:

  • Apertura a battente con corrente d’aria: in inverno è sufficiente dai 2 ai 4 minuti, mentre in estate si consiglia dai 12 ai 20 minuti.
  • Apertura a ribalta con corrente d’aria: in inverno è sufficiente dai 4 ai 6 minuti,mentre in estate si consiglia dai 25 ai 30 minuti.
  • Apertura a battente senza corrente d’aria: in inverno è sufficiente dai 4 ai 6 minuti, mentre in estate si consiglia dai 25 ai 30 minuti.
  • Apertura a ribalta senza corrente d’aria:in inverno è sufficiente dai 30 ai 75 minuti, mentre in estate si consiglia dalle 3 alle 6 ore.

Il giusto tempo per arieggiare correttamente gli ambienti dipende da diversi fattori: la diversa apertura, ovvero se abbiamo una finestra a battente o a ribalta; la stagione, in quanto in inverno la differenza di temperatura tra interno ed esterno velocizza il ricircolo; la presenza e la velocità del vento che favorisce il ricambio di aria.

Inoltre, bisogna ricordare che la presenza di muffe, che si verifica per la mancata ventilazione, può insorgere anche se non la si adotta in maniera corretta.

Arieggiare troppo la stanza potrebbe provocare muffa poiché il vapore acqueo presente nell’aria riscaldata, proveniente dai locali limitrofi, tende a depositarsi sulla superficie fredda dei muri dando luogo, a sua volta, alla formazione di condensa. Lasciare aperte troppo a lungo le finestre causerebbe inutili perdite di energia, aumentando del 25% i vostri costi di riscaldamento.

Una buona abitudine è quella di arieggiare le stanze tutte le mattine: l’aria esterna, anche in caso di pioggia, risulterebbe più asciutta di quella all’interno della vostra abitazione.

Le finestre di nuova generazione isolano fortemente la casa, diversamente da quanto accadeva con le vecchie finestre e i loro spifferi; è consigliabile perciò scegliere modelli dotati di microventilazione in grado di mantenere un corretto ricircolo d’aria.

L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda di garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti e luoghi di lavoro, soprattutto a casa.

Tenere le finestre aperte è un modo per ridurre le probabilità di contagio e di propagazione delle infezioni. Lo conferma uno studio che prende ad esempio un’aula scolastica: tenendo le finestre aperte, circa il 70% delle aerosol (le particelle contenenti il virus) si disperde fuori. Queste, si spostano nell’aria e, negli ambienti chiusi, hanno molta più probabilità di contagiare.

Ricordiamoci, quindi, che aprire regolarmente le finestre è un gesto semplice, ma che può rivelarsi importante soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo.

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