Spesso a nostra insaputa, potremmo avere all’interno degli edifici una finestra o una porta-finestra che lascia filtrare, anche da chiusa, aria freddo/calda dall’esterno. L’importanza di effettuare dei test per individuare gli spifferi prodotti dagli infissi non può essere sottovalutata, poiché ha un impatto significativo sul comfort termico e sull’efficienza energetica delle abitazioni, con il conseguente aumento dei costi in bolletta.

Esistono due semplici test da svolgere in totale autonomia per individuare tali perdite, scopriamoli insieme.

Il test della carta

Per verificare la tenuta della finestra, con questo test è sufficiente un pezzo di carta; ecco i passaggi da svolgere:

  1. Procurarsi una striscia di carta, come quella di un giornale o di un foglio A4.
  2. Aprire la finestra e inserire la carta lungo un punto in cui non ci siano giunzioni di chiusura.
  3. Chiudere la finestra e provare ad estrarre la striscia di carta.
  4. Se la striscia di carta fa resistenza e non si riesce ad estrarla o si strappa, allora non sono presenti dispersioni termiche significative. Se invece viene estratto, con facilità o meno, allora vi è un problema di tenuta ed è necessario intervenire.

È consigliabile ripetere l’operazione in più punti della stessa finestra.

Il test dell’accendino

Anche questo test è di facile esecuzione, basta munirsi di un semplice accendino. L’unica accortezza è di non  svolgerlo durante una giornata ventilata. Vediamo nel dettaglio come eseguirlo:

  1. Accendere un accendino e portare la fiamma vicino agli infissi, concentrandosi sulle giunzioni tra la finestra e la parete.
  2. Osservare attentamente il comportamento della fiamma: se viene distorta da una corrente d’aria proveniente dagli infissi, questo indica la presenza di spifferi.
  3. Segnare le zone in cui si nota il movimento della fiamma, per individuare le aree dove intervenire.

Il test può essere utilizzato anche per scoprire la tipologia e il grado di isolamento dei vetri, scopriamo i passaggi da fare:

  • Assicurarsi che la stanza sia abbastanza buia per massimizzare la visibilità delle fiamme.
  • Accendere la fiamma e posizionarla  vicino al vetro, a una distanza di 15-30 cm circa.
  • Se vediamo due fiamme significa che siamo di fronte a un vetro singolo, ossia dei vetri utilizzati molti anni fa che hanno un isolamento termico piuttosto basso.
  • Se vediamo quattro fiamme significa che il vetro è doppio e quindi con buone capacità isolanti. Inoltre, qualora le fiamme sono alla stessa distanza fra loro e con lo stesso colore, significa che il vetrocamera è obsoleto; mentre se le fiamme non sono alla stessa distanza fra loro e una di esse presenta un colore rosso violetto, vuol dire che siamo in presenza di un vetro basso emissivo con una buona tenuta termica.

Entrambi i test sono metodi semplici ma efficaci per individuare spifferi intorno agli infissi e possono essere utilizzati come punto di partenza per identificare le aree che richiedono maggiori interventi di sigillatura o isolamento. In casi più gravi però può essere però necessaria la sostituzione del serramento. Qualora sei alla ricerca di infissi di design e performanti puoi visionare l’intera gamma Korus al seguente link.

Credits: iStock.com/ronstik

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