Spesso a nostra insaputa, potremmo avere all’interno degli edifici una finestra o una porta-finestra che lascia filtrare, anche da chiusa, aria freddo/calda dall’esterno. L’importanza di effettuare dei test per individuare gli spifferi prodotti dagli infissi non può essere sottovalutata, poiché ha un impatto significativo sul comfort termico e sull’efficienza energetica delle abitazioni, con il conseguente aumento dei costi in bolletta.
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Esistono due semplici test da svolgere in totale autonomia per individuare tali perdite, scopriamoli insieme.
Il test della carta
Per verificare la tenuta della finestra, con questo test è sufficiente un pezzo di carta; ecco i passaggi da svolgere:
- Procurarsi una striscia di carta, come quella di un giornale o di un foglio A4.
- Aprire la finestra e inserire la carta lungo un punto in cui non ci siano giunzioni di chiusura.
- Chiudere la finestra e provare ad estrarre la striscia di carta.
- Se la striscia di carta fa resistenza e non si riesce ad estrarla o si strappa, allora non sono presenti dispersioni termiche significative. Se invece viene estratto, con facilità o meno, allora vi è un problema di tenuta ed è necessario intervenire.
È consigliabile ripetere l’operazione in più punti della stessa finestra.
Il test dell’accendino
Anche questo test è di facile esecuzione, basta munirsi di un semplice accendino. L’unica accortezza è di non svolgerlo durante una giornata ventilata. Vediamo nel dettaglio come eseguirlo:
- Accendere un accendino e portare la fiamma vicino agli infissi, concentrandosi sulle giunzioni tra la finestra e la parete.
- Osservare attentamente il comportamento della fiamma: se viene distorta da una corrente d’aria proveniente dagli infissi, questo indica la presenza di spifferi.
- Segnare le zone in cui si nota il movimento della fiamma, per individuare le aree dove intervenire.
Il test può essere utilizzato anche per scoprire la tipologia e il grado di isolamento dei vetri, scopriamo i passaggi da fare:
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- Assicurarsi che la stanza sia abbastanza buia per massimizzare la visibilità delle fiamme.
- Accendere la fiamma e posizionarla vicino al vetro, a una distanza di 15-30 cm circa.
- Se vediamo due fiamme significa che siamo di fronte a un vetro singolo, ossia dei vetri utilizzati molti anni fa che hanno un isolamento termico piuttosto basso.
- Se vediamo quattro fiamme significa che il vetro è doppio e quindi con buone capacità isolanti. Inoltre, qualora le fiamme sono alla stessa distanza fra loro e con lo stesso colore, significa che il vetrocamera è obsoleto; mentre se le fiamme non sono alla stessa distanza fra loro e una di esse presenta un colore rosso violetto, vuol dire che siamo in presenza di un vetro basso emissivo con una buona tenuta termica.
Entrambi i test sono metodi semplici ma efficaci per individuare spifferi intorno agli infissi e possono essere utilizzati come punto di partenza per identificare le aree che richiedono maggiori interventi di sigillatura o isolamento. In casi più gravi però può essere però necessaria la sostituzione del serramento. Qualora sei alla ricerca di infissi di design e performanti puoi visionare l’intera gamma Korus al seguente link.
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