In questo articolo analizzeremo la possibilità di chiudere un balcone o un terrazzo per ricavarne uno spazio aggiuntivo.

Scopriremo insieme i motivi che spingono a fare questa operazione, le autorizzazioni ed i permessi necessari per lo svolgimento dei lavori ed infine quali sono le possibili soluzioni adottabili.

I vantaggi di chiudere uno spazio esterno

Il balcone, anche se spesso trascurato, è uno spazio dalle enormi potenzialità. Una via intermedia tra una stanza e un giardino, in grado di offrire un angolo di relax in cui godersi l’aria aperta anche quando si dispone di un appartamento in città o senza giardino.

In alcuni casi, per esigenze di vivibilità, può sorgere la necessità di chiuderlo e renderlo una vera e propria stanza.

Le motivazioni possono essere diverse, lo si può fare per: avere una sala in cui ricevere i propri ospiti nelle sere d’estate, allestire un angolo relax, ampliare una stanza esistente, dedicare un piccolo ripostiglio in cui poter mettere anche i bidoni dell’immondizia senza avere cattivi odori in casa o allestire uno spazio dedicato all’allenamento fisico e ai propri hobby.

I bisogni possono essere molteplici e variano di persona in persona, ciò che però occorre tenere a mente è che esistono permessi e normative da rispettare per eseguire la chiusura di un spazio esterno, sia che sia un balcone o una terrazza. Scopriamoli insieme.

Permessi e normative

Molte volte la burocrazia può scoraggiare i buoni propositi di un nuovo progetto, per tale motivo cercheremo di spiegare in modo semplice e veloce quando e come si può chiudere il proprio spazio esterno.

La prima soluzione, ed anche la più complessa, si verifica quando si decide di chiudere lo spazio in modo permanente. In questo caso aumenta la superficie volumetrica e cambia di conseguenza anche la metratura dell’appartamento stesso. In tali casi, per non incorrere in sanzioni per abuso edilizio, è necessario chiedere il permesso di costruire attraverso la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Quest’ultima va presentata telematicamente tramite lo Sportello unico per l’edilizia (Sue) al Comune nel quale è ubicato l’immobile oppure in forma cartacea per quei Comuni che non si sono ancora attrezzati di una piattaforma, con un preavviso di almeno 30 giorni rispetto alla data di effettivo inizio dei lavori. Di solito, alla redazione e alla presentazione della SCIA provvede il progettista dei lavori o comunque un tecnico abilitato su delega dell’interessato.

Se invece si opta per una soluzione più semplice e non definitiva, si può scegliere una veranda amovibile. Con tale opzione non c’è bisogno di presentare nessun tipo di documentazione al comune a patto che il tetto della struttura non venga coperto con vetro o plexiglass e che non ci siano interventi in muratura che non si possano rimuovere.

Quando ci si trova all’interno di un contesto abitativo condominiale è obbligatorio non compromettere l’equilibrio strutturale dell’edificio, rispettandone lo stile e il decoro. Inoltre è buona norma avvisare l’amministratore e i propri vicini di casa quando si iniziano i lavori.

Possibili soluzioni

La Veranda
La veranda amovibile per balconi e terrazzi è caratterizzata da una struttura leggera (non in muratura) realizzata abitualmente in pvc, alluminio o legno. Così come il telaio anche le chiusure e le tende devono essere leggere e non permanenti. Tra i materiali più indicati troviamo il PVC, il tessuto impermeabile e il vinile trasparente. Il meccanismo di apertura e chiusura della veranda, può essere sia manuale che motorizzato.

La Serra Bioclimatica
La serra bioclimatica è una struttura non statica costituita da vetrate apribili e chiudibili a piacimento. La particolarità risiede nel taglio termico dei serramenti, che garantisce massimo isolamento termoacustico a vetri chiusi. Si tratta di lastre altamente performanti in grado di schermare i raggi UV, garantendo una gestione ottimale delle temperature, dove durante l’inverno, il calore solare viene immagazzinato e rilasciato successivamente per riscaldare l’abitazione, mentre in estate i raggi del sole vengono schermati permettendo così minori consumi per la climatizzazione.

La Pergotenda
La pergotenda rappresenta una soluzione economica ed efficace per chiudere balconi e terrazze. Composta da una struttura portante leggera, mobile e non invasiva, il sistema di copertura in PVC consente l’apertura e la chiusura all’occorrenza. Si può scegliere tra una pergotenda con chiusura: perimetrale completa; di soli tre lati aperti del balcone, frontale che lascia scoperte le parti laterali oppure solamente con la tettoia.

Le soluzioni per rendere il balcone uno spazio completamente utilizzabile sono veramente molte e adattabili ad ogni contesto abitativo. L’importante è avere un’idea ben precisa di cosa si voglia realizzare e la destinazione d’uso di quello spazio, ma soprattutto svolgere i lavori senza incorrere in sanzioni, verificando le normative comunali ed affidandosi a professionisti del settore.

Credits: iStock.com/wastesoul

 

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